D'ISTANTI - una istantanea su Adolescenti e Giovani tra sguardi interrotti e difficoltà a prendere il passo

“Perché D'istanti? Questa espressione, "D'istanti", scelta per dare il titolo a questo affondo sulla relazione tra il mondo adolescenziale/giovanile e le strutture che potremmo chiamare "accompagnanti" la crescita e l'autonomia dei giovani, vuole essere provocatoria. Costruttivamente provocatoria ovviamente.

Da un lato ci ricorda che la vita dei giovani, soprattutto nell'ambito delle esperienze positive, vive e generative è oggi molto legata a istanti, a situazioni, a transiti veloci (cosa diversa come vedremo nelle pagine successive per gli stati di sofferenza, di difficoltà, disorientamento su cui si concentra questa analisi). Pensiamo soltanto quanto è diversa l'esperienza, tra l'altro più rara di prima, del volontariato giovanile. Esperienza legata quasi sempre a momenti di appartenenza temporanea, compressa nel tempo ea termine, completamente opposta al modello proposto e difeso dalle generazioni adulte che nella permanenza e nell'appartenenza "per sempre" ne hanno fatto e ne fanno ancora valori inalienabili all'interno del percorso di volontariato.

Non si è persa forse l'intensità e il valore delle cose ma le si vivono in forme più istantanee, meno elaborate, più di passaggio. Si fanno esperienze, ma più difficilmente si costruiscono processi.”

Ricerca a cura del Prof. Carlo Andorlini che ha insegnato Progettazione socio-territoriale alla Magistrale dei Servizi Sociali presso l'Università di Firenze. Oggi è in Libera nazionale e si occupa in particolare di formazione, università e giovani. È interessato ai temi del civil servant, sviluppo dei territori, processi di autonomia e innovazione sociale responsabile, che cerca di raccontare e approfondire in seminari e pubblicazioni.

In allegato la ricerca “D'Istanti” disponibile in due parti

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